sabato 29 giugno 2013

Il sabato del sondaggio #3



"Il sabato del sondaggio" è una rubrica settimanale creata da me appositamente per il blog Penna d'oro.
Ogni sabato elaborerò delle domande per scambiare, con voi lettori, opinioni, pareri, 
consigli su temi che riguardano il mondo dei libri. 


Buon fine settimana a tutti :)
Oggi  voglio discutere con voi di un genere letterario molto amato: l’horror.
La parola inglese horror deriva dal verbo latino horrére che significa “rizzarsi”, riferito ai peli del corpo che si drizzano appunto come reazione alla paura, quindi “provare paura”. Le origini del genere horror si fanno risalire al romanzo “Il Castello di Otranto” (1764) di Horace Walpole, ma è nell’Ottocento che tale genere trova la sua più importante consacrazione soprattutto per merito della scrittrice inglese Mary Shelley che crea “Frankenstein”. Alla diffusione del genere provvede Edgar Allan Poe, tutti noi abbiamo letto i suoi “Racconti”. Poi l’horror ha avuto una sua evoluzione fino ad arrivare ad analizzare il quotidiano, anzi, i mostri quotidiani che si nascondono dietro le normali apparenze di uomini e donne comuni in realtà capaci dei più efferati crimini come accade in Shining di Stephen King. Quando leggiamo un horror siamo in compagnia di vampiri (non belli e biondi), mummie resuscitate, spettri, lupi mannari. In presenza di questi personaggi, leggere diventa una sfida tra il lettore e il senso d’inquietudine, di ansia, di paura, che il romanzo   trasmette. Il libro diventa uno stato d’animo in cui si mescolano emozioni e paure ancestrali che ti fanno accapponare la pelle avendo quasi timore di voltar pagina. Io adoro Stephen King che fonde horror e quotidianità perché “i mostri” si possono nascondere anche dietro i volti di persone a noi care. Ho letto più volte “Shining” trovandolo, ogni volta, sempre più horror. Ora lascio a voi la possibilità di dirmi la vostra opinione su questo genere e vi chiedo:


Qual è, per voi, il libro più horror fra tutti?
 

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