mercoledì 23 ottobre 2013

Due passi in cucina tra storie e curiosità con “A Capotavola. Storie di cuochi, gastronomi e buongustai” di Laura Grandi e Stefano Tettamanti



“A Capotavola. Storie di cuochi, gastronomi e buongustai” 
è un libro scritto da Laura Grandi e Stefano Tettamanti, edito da Mondadori, in cui vengono svelate le passioni gastronomiche di personaggi famosi realmente esistiti e di invenzione. Molto spesso questi personaggi dietro ai fornelli non ci sono mai stati ma con i loro gusti e “filosofie” gastronomiche hanno lasciato un’impronta indelebile “nell’universo cucina”.



 Ho letto questo libro con curiosità, mi aspettavo una carrellata di ricette e consigli culinari ma sbagliavo in toto. Le pagine di questo scritto, offrono, al lettore, un vassoio di mini sorprese che si possono gustare con sobrietà e piena soddisfazione anche dei palati più esigenti.

Gli autori ci raccontano particolarità stuzzicanti della vita di personaggi straordinari come Pellegrino Artusi, Agatha Christie, George Simenon, fino ad Ave Ninchi, Elena di Sparta. Tra queste storie golose ho gradito molto il racconto su Agatha Christie, inventrice di Hercule Poirot e Miss Marple. Nell’autobiografia la scrittrice narra dell’avvicinamento ai fornelli da giovane sposa per preparare piatti “adatti” e non quelli “inutili” imparati in un corso di cucina. Di notevole interesse sono le sue indicazioni sui veleni utilizzati nei suoi libri come armi letali e silenziose. Ancor oggi il veleno è usato come Killer invisibile basti ricordare il caso Litvinenko, l’agente segreto che sarebbe stato avvelenato dal polonio. 

Interessante la trattazione su Winston Churchill, famoso uomo politico, che usa il buon cibo, buone bevande e buone conversazioni come metodi per ottenere successi diplomatici e militari. Churchill ama lo champagne, l’etichetta preferita è Pol Roger in bottiglie da 50 cl e scrive:
"Il singolo bicchiere di Champagne dispensa un senso di euforia. I nervi sono in tensione, l’immaginazione è più gradevolmente scossa, arguzie e motti di spirito escono più rapidi. Un’ intera bottiglia produce effetti contrari".

Con attenzione ho letto le notizie sull’attrice Ave Ninchi, indimenticabile interprete di film con Aldo Fabrizi e Totò. L’attrice che, oltre ad essere una buona cuoca, aveva anche un buon appetito, soleva dire:

"Ricordati che il ‘grasso’ va portato con disinvoltura e nonchalance; la leggerezza bisogna averla dentro, non fuori, non è una questione di peso, è una questione di testa".

Lo sapete che anche Alexandre Dumas non seppe resistere al fascino dei fornelli? Egli scrisse il “Grande dizionario di cucina”. Il testo composto da 1155 pagine contiene ricette, racconti, aneddoti che riguardano la civiltà gastronomica di Francia. “Alexandre Dumas era un gran mangiatore, così come era un gran narratore” scrivevano Leconte de Lisle e Anatole France nella nota introduttiva alla prima edizione del 1873.

Vorrei concludere con un personaggio che ho amato tanto in giovane età: Nonna Papera, la matriarca della famiglia dei paperi più famosi del mondo. Chi non conosce la nonna di Paperino, abile cuoca che ama deliziare i suoi nipoti con pranzi goderecci? Nel Manuale di Nonna Papera si legge la ricetta della sua mitica torta di mele in “versione festiva”:
”Lasciate a bagno le mele affettate una mezz’oretta nel rum poi unite delle noci spezzettate e qualche uvetta pure macerata nel rum, unite il tutto alla pasta e infornate”.

Io, a questo punto, non vi rivelo nient’altro. Ho stuzzicato la vostra curiosità? Il vostro appetito letterario si è risvegliato? Per soddisfare il vostro palato non vi resta che leggere “A Capotavola” per soddisfare il corpo e la mente. Ringrazio la casa editrice Mondadori per avermi inviato copia del libro. Ora non mi resta che augurarvi “Buon appetito”, pardon volevo dire “Buona lettura”!


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