lunedì 27 luglio 2015

RECENSIONE | "Nichi arriva con il buio" di Sara Zelda

Buongiorno cari lettori :) L’afa mi sta distruggendo e prima di perdere le poche energie che mi rimangono, vorrei parlarvi di un romanzo profondo che evoca un mondo interiore per sottolineare temi di carattere esistenziale.

Nichi arriva con il buio

Autrice: Sara Zelda 

Editore: Narcissus Self Publishing
Anno: 2015
Genere: narrativa contemporanea

Pagine: 259 (ebook)
Prezzo: € 2,49 (ebook)
Codice ISBN: 9786051762029

Sinossi: A dieci anni dalla morte del suo ex fidanzatouna donna ne racconta la storia alla sorellaadolescentedi lui, che non ha avuto il tempo di conoscerlo davvero.Greta ha quattordici anni quando conosce Nicola in occasione di una vacanzaal mare, i due si incontrano ogni estate nella medesima località di villeggiaturaportandosi appresso nuovibagagli di vita reale: Greta ha i genitori separati e presto arriva anche una sorellina, la stessa cosa accade in seguito a Nicola; due esistenze speculari a trecento chilometri di distanza unite da un filo fragilissimo di fiducia e speranza. La storia di Greta e Nicola è contrastata di volta in volta da personaggi gelosi, orgogliosi, insicuri edisperati, ma soprattutto da loro stessi. Tra concorsi di bellezza equiz televisivi la vicenda è l’occasione per ricostruire un decennio di storia italianadal punto di vista di una generazione, a favore di chi quella generazione non l’ha mai vissuta.


STILE: 8
STORIA:  8
COPERTINA: 8

In quel tempo della mia vita mi immaginavo sempre come seguita da una telecamera nascosta – dovevo avere cura di ogni cosa che facevo, poiché qualcuno da qualche parte mi stava osservando. Non bastava che fossi affascinante poetica o scostante davanti alle persone ai cui occhi desideravo risultare affascinante poetica o scostante, dovevo essere tutto ciò che desideravo essere per chiunque in qualsiasi momento. Ecco perché ogni mio gesto era sempre teatrale. Quel giorno, in particolare, sulla nostra vecchia spiaggia. Avevo diciott’anni ed era l’ora del tramonto.
Sono trascorsi 10 anni dalla morte del suo ex fidanzato. Il tempo non ha cancellato alcun ricordo anzi ha creato uno scrigno nell’anima dove Greta ha riposto la storia del suo primo grande amore: Nichi. Oggi la ragazza apre lo scrigno per narrare la storia alla sorella adolescente di lui che, troppo piccola per ricordarlo, non ha avuto il tempo per conoscerlo davvero.

Greta e Nichi trascorrono le loro vacanze estive in un campeggio che diventa testimone del loro incontro e della nascita di un amore travagliato.

Sono giovanissimi Nichi e Greta.

Lei è una ragazzina alle prese con il divorzio dei propri genitori. Cerca la loro l’attenzione. Si ritrova a dover convivere con la fragilità dell’adolescenza pur dovendo, a volte, sostenere lei gli adulti e soprattutto il suo babbo-bambino.

Nichi è un giovane difficile, tormentato dal suo rifiuto ad accettare il mondo in cui vive. Ha un rapporto turbolento con gli altri ragazzi.

Entrambi sono prigionieri di un disagio che si trasforma in una insicurezza che caratterizza ogni loro decisione.

Ma tutti noi lo sappiamo: l’amore non conosce limiti. Non ci sono barriere ma solo il desiderio di un contatto, uno sguardo che riscalda il cuore, la voglia di ritrovarsi per non lasciarsi più.

Volano i giorni delle vacanze, l’estate cede il posto all’arrivo dell’autunno e i ragazzi devono ritornare alle rispettive case in due città che distano ben 300 Km tra loro. Per ben cinque anni dal primo abbraccio, Greta e Nichi si ritrovano e si perdono ogni estate, anno dopo anno. Anche se non riescono a frequentarsi sono legati da un sentimento forte che non sanno affrontare. Le loro vite sembrano viaggiare su binari differenti ma il destino ha in serbo per loro un appuntamento, un incontro lì dove tutto è cominciato. Nichi, abbandonato dal padre in tenera età, trova rifugio nell’alcol. Molti, troppi, giovani lo fanno. Bere vuol dire sottoscrivere una condanna: il fegato subisce danni a cui nessuno può porre rimedio. Nichi prigioniero dei suoi fantasmi, intrappolato in un’età difficile, una terra di mezzo dove le indicazioni mancano e gli adulti si nascondono dietro la loro incapacità di provare affetto.

Non sono soli Nichi e Greta, intorno a loro si muovono molti personaggi che si lasciano sedurre dalla gelosia, dall’insicurezza, dall’orgoglio. Tanti ragazzini stretti nella solidarietà maschile e nella rivalità tra donne.

Greta  racconta a Ecaterina, sorella minore di Nichi nata dal secondo matrimonio del padre, la loro giovane e fragile storia d’amore. Racconta un passato che rende possibile il presente.

L’amore che ti fa sentire le farfalle nello stomaco e ti fa battere forte il cuore presagio di un futuro meraviglioso. Non sempre è così. Anche l’amore ha i suoi limiti e si arrende davanti a chi, per primo, non crede in se stesso. Nichi si è arreso alla vita, la sua fragilità non ha trovato un’ ancora di salvezza. Troppo distratti gli adulti, impotenti i ragazzi.

Sara Zelda è una scrittrice talentuosa che usa la parola caricandola di mille significati. Nei suoi libri “Cronache Dalla Fine Del Mondo” [recensione] e “I Dissidenti” [recensione] , se non li avete letti questo è il momento buono per porvi rimedio, Sara non si limita a dar vita a un romanzo: modella “un corpo fatto di parole” e inizia a scavare nell’anima con la sua sensibilità che la porta a ricercare ciò che si cela dentro una persona. Scalfisce la superficie e dà voce ai tormenti dell’esistenza. E’ brava Sara, i suoi romanzi sono sempre intensi, mai banali, curati e ben scritti. I personaggi vivono di vita autonoma, sono poliedrici e complessi, sono “reali”.

“Nichi arriva con il buio” gode di un valore aggiunto con la splendida cover realizzata da Roberta Cavalleri. Come Sara Zelda ha spiegato, il grande orologio raffigura il tempo che appare un tutt’uno con la persona rappresentata  (il volto che vedete è quello dell’artista digitale autrice della copertina), e gli elementi marini ci rimandano all’estate. I toni del   blu, il mio colore preferito, si associano, nella cultura anglosassone, a sentimenti di tristezza e di afflizione.

Il romanzo di Sara Zelda si basa su un fatto di cronaca realmente accaduto a cui l’autrice ha voluto dare attenzione perché coinvolge il mondo degli adolescenti solcato da intense emozioni che non tutti riescono a controllare. Io, che adolescente non sono più, ho letto questo libro con vivo interesse lasciandomi conquistare dalla bravura di Sara che ringrazio per aver voluto condividere con me, sua ammiratrice, questo romanzo. Leggetelo con gli occhi del cuore e se una lacrimuccia farà capolino nei vostri occhi sappiate che anch’io ho pianto per Greta e Nichi: la vita non è  sempre fonte di felicità, a volte crea dolore e lacera l’anima.

2 commenti:

  1. sembra una storia intensa e, concordo con te, la cover è davvero meravigliosa! :)

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