lunedì 26 settembre 2016

RECENSIONE | "L'anno senza estate" di Carlos Del Amor

Carissimi lettori, iniziamo la settimana con la recensione di un romanzo che ha catturato la mia attenzione sin da subito :)

L'anno senza estate
Carlos Del Amor (traduzione di P. Spinato)

Editore: Nord
Pagine: 266
Prezzo: € 16,90

Sinossi: Secondo i meteorologi, l'estate sarà fredda e piovosa. E una Madrid silenziosa e soprattutto fresca è ciò che serve a un giornalista per concentrarsi sulla stesura del suo primo romanzo. Peccato, però, che i meteorologi si siano sbagliati e ad agosto lo città diventi un deserto d'asfalto infuocato. Il giornalista è stremato dal caldo e completamente privo di idee. Ma tutto cambia quando, per caso, trova il mazzo di chiavi della custode del suo condominio, anche lei partita per le vacanze. La tentazione è troppo forte e il giornalista lo usa per entrare negli appartamenti dei vicini. Comincia così uno strano vagabondaggio alla scoperta dei mondi celati dietro le porte chiuse: dall'attico spoglio di Juan, attore fallito che mente alla famiglia dicendo di essere diventato un divo, alla casa della signora Margherita, piena dei ricordi che l'Alzheimer le ha portato via. Ma sono i segreti di Simon, l'inquilino del quinto piano, ad attrarre maggiormente l'attenzione del giornalista. Perché da trent'anni, ogni 20 settembre, Simon fa pubblicare sul giornale una lettera per Ana, la moglie morta troppo presto... e non per cause naturali. Ana è caduta dal balcone. È stato un incidente? O forse qualcuno l'ha spinta? Per il giornalista, capire che cosa sia accaduto ad Ana diventa quasi una missione.

STILE: 7 | STORIA: 7 | COPERTINA: 6

Nel folle piano che avevo in mente, l’appartamento semiabbandonato sotto il mio sarebbe stato il primo obiettivo. Guardai il mazzo di chiavi, ed eccola: una molto più vecchia delle altre, con qualche segno di ruggine, che aspettava solo di essere usata. Le chiavi sono fatte per aprire porte, cassette delle lettere, macchine, sogni. E quella era una chiave triste.
I meteorologi avevano previsto un’estate fredda e piovosa. Peccato che si siano sbagliati e Madrid, ad agosto, è un deserto d’asfalto infuocato. Un giornalista, alle prese con la stesura del suo primo romanzo, è stremato dal caldo e del tutto privo di idee. Rientrando a casa trova, per caso, il mazzo di chiavi della custode del suo condominio. Tutti sono partiti per le vacanze e il giornalista decide di usare le chiave per entrare nei vari appartamenti del suo condominio. Scoprirà mondi diversi che si celano dietro le porte chiuse.

Entrerà negli appartamenti di persone che finora ha conosciuto in modo superficiale, profanerà la loro intimità. Come un ladro di ricordi porterà alla luce situazioni vissute nell’ombra. Ogni notte un appartamento viene violato: dall’attico di Juan, attore fallito che mente ai suoi vantandosi di essere un divo del cinema, alla casa della signora Margherita, i cui ricordi sono stati spazzati via dall’Alzheimer. Ma è al terzo piano che il giornalista fa una scoperta sensazionale. Qui vive Simòn che da più di trent’anni, ogni 20 settembre, pubblica sul giornale una lettera per Ana, sua moglie, morta in circostanze misteriose. Ana è caduta dal balcone ma non tutti credono al suicidio. Forse si è trattato di un incidente. Forse è stato un omicidio. Il giornalista è deciso a ricostruire la storia di Simòn e Ana. Conoscerà la donna attraverso le lettere, ricostruendo l’esistenza di una persona fragile e misteriosa. Soprattutto si renderà conto che spesso la realtà è più sorprendente di un romanzo.

Leggendo questo libro mi sono chiesta cosa averi fatto se fossi stata io a trovare le chiavi degli appartamenti del mio condominio. Sicuramente non avrei girovagato, di casa in casa, per carpire i segreti altrui ma, un “ma” c’è sempre, l’idea di scoprire tante storie ha un suo fascino. Quando il giornalista inserisce la chiave nella serratura e apre la porta entrando in una realtà che non gli appartiene, ho provato una forte curiosità verso queste persone le cui storie vengono svelate pian piano come a ricostruire il gran puzzle della vita. Sono curiosa di sapere voi cosa fareste in una situazione del genere.

“L’anno senza estate” è un romanzo che si legge piacevolmente e con un pizzico di morbosa curiosità. Le storie dei vari inquilini si intrecciano dando vita a una narrazione che coinvolge e induce a riflettere. Tra le mura domestiche del condominio violato si nascondono situazioni tristi e grandi solitudini. Una malattia debilitante, la ricerca della propria identità, la mancanza di coraggio, la solitudine, l’amore tradito e mai più ritrovato, le azioni fatte per aiutare che si rivelano un boomerang mortale. Tra le pagine di questo libro ho trovato esempi di una variegata umanità. Il finale non mi ha sorpresa più di tanto poiché perfettamente in linea con il romanzo. Ho apprezzato la ricostruzione del passato dei molteplici personaggi che sono ben caratterizzati e rappresentano gente comune che tutti potremmo avere come vicini di casa.

“L’anno senza estate” è una storia dalle molteplici sfumature in cui tutti hanno qualcosa da nascondere. A volte non basta una porta chiusa per tener lontano il mondo. La realtà ci costringe a far i conti con le nostre azioni. Una chiave non ci proteggerà. 

5 commenti:

  1. "morbosa curiosità" sono davvero i termini più calzanti per questa lettura che mi ha incuriosito proprio perché si riesce a spiare le vite altrui ^^
    Tutti qualche volta vorremmo essere invisibili o delle piccole mosche per poter dare un'occhiata alle vite di determinate persone XD

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  2. Spiare le vite altrui? Mica male :) SI scoprirebbero un'infinità di segreti e dettagli! Aspettavo la tua recensione perché si trattava di un titolo che avevo adocchiato e segnato, credo proprio che lo leggerò!

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  3. La prima cosa che mi ha colpito di questo libro é sicuramente la copertina: Insomma, anche l'occhio ha la sua parte! Poi ho letto la trama é devo dire che sono rimasta vittima della 'morbosa curiosità' pure io visto che attualmente questo titolo si trova sul comodino: Speriamo non deluda! :)

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  4. Questo romanzo mi intriga parecchio, penso lo leggerò quanto prima..e la tua recensione ha ulteriormente acceso la mia curiosità!

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