mercoledì 25 ottobre 2017

RECENSIONE | “Il Castello Rackrent” di Maria Edgeworth

Buon mercoledì a tutti. Oggi vorrei solleticare la vostra curiosità proponendovi una storia irlandese ricavata da fatti realmente accaduti e dalle usanze dei gentiluomini di campagna irlandesi prima dell’anno 1783. Si tratta de “Il Castello Rackrent” di Maria Edgeworth, traduzione dall’inglese di Pietro Meneghelli, Fazi Editore.

STILE: 7 | STORIA: 9 | COVER: 8
Il Castello Rackrent
Maria Edgeworth (traduzione di P. Meneghelli)

Editore: Fazi
Pagine: 133
Prezzo: € 15,00
Sinossi
Thady Quirk è il vecchio servitore di un'antica famiglia anglo-irlandese. Nel corso della sua lunga vita trascorsa al castello Rackrent (letteralmente il castello "arraffa-affitti") ha assistito alla progressiva decadenza dei suoi aristocratici padroni: Sir Patrick, che riempie la casa di ospiti e si ubriaca fino alla morte; Sir Murtagh, il suo erede, un "grande avvocato" che rifiuta di pagare i debiti di Sir Patrick "per una questione d'onore"; e Sir Kit, giocatore d'azzardo che alla fine vende la proprietà al figlio di Thady. Generazione dopo generazione, il graduale declino della famiglia diventa la simbolica premonizione dei profondi cambiamenti che investiranno la società irlandese e dei problemi che, a oltre duecento anni di distanza, sono ancora ben lontani dall'essere risolti.




Lunedì mattina

Avendo deciso di mia volontà, per amicizia verso la famiglia sulle cui proprietà (sia lodato il cielo!) io e i miei viviamo senza pagare canoni d’affitto da tempo immemorabile, di pubblicare questo Memoriale della Famiglia Rackrent, credo sia mio dovere dire qualche parola, in primo luogo, su me stesso.

Il mio vero nome è Thady Quirk, anche se presso la famiglia sono sempre stato chiamato semplicemente  «l’onesto Thady » ; più avanti, al tempo del defunto Sir Murtagh, ricordo di averli sentiti dire «il vecchio Thady », e adesso siamo arrivati a «il povero Thady ».
La voce narrante di questo memoriale è Thady  Quirk, vecchio servitore dell’antica famiglia anglo-irlandese dei Rackrent. Egli, nella sua lunga vita, assiste alla progressiva decadenza dei suoi padroni.

Sir Patrick ama ricevere al castello molti ospiti. Il gran bere lo porterà alla morte.

Sir Murtagh, grande avvocato, si rifiuta di pagare i debiti di Sir Patrick “per una questione d’onore”.

Sir Kit ha l’unica colpa di amare troppo il gioco d’azzardo ed è costretto, per debiti, a vendere la proprietà al figlio di Thady.

Sir Connolly, il prediletto da Thady, è impossibilitato a disporre della rendita dei suoi terreni. Non porta alcuna contabilità. Ama i ricevimenti. Tutto ciò è all’origine delle sue disgrazie.
Apparso all’inizio del 1800 “Il Castello Rackrent”, letteralmente il “castello arraffa-affitti”, è un capolavoro della narrativa irlandese. Da molti è considerato il primo romanzo storico. Attraverso il lento ma costante declino della nobile famiglia,vengono mostrati i semi dei profondi cambiamenti che travolgeranno la società irlandese.

Io ho trovato questo romanzo piacevolissimo da leggere. Thady mi ha mostrato le stanze del Castello, con ironia ha svelato pregi e virtù dei suoi padroni e delle loro spose. Il suo narrare pacato e preciso, mette in luce l’abitudine, dei gentiluomini, di spendere oltre le proprie possibilità trovandosi poi sommersi dai debiti e abbandonati dai presunti amici. La psicologia dei personaggi si rivela nei loro comportamenti. Le fasi di buona e cattiva sorte segnano l’agire di amici e parenti. Nell’apice degli eventi tanti amici, bei ricevimenti, bevute e splendide serate. Nella sorte avversa solitudine e porte chiuse.

Questo romanzo mi ha dato l’opportunità di conoscere usi e tradizioni del popolo irlandese. Molto interessante il Glossario che mi ha aiutato nel comprendere il significato di molti termini dell’epoca. Una curiosità: Thady inizia il memoriale datandolo “lunedì mattina” perché, in Irlanda, nessuna grande impresa può essere iniziata sotto buoni auspici se non nella mattina del lunedì.

Se non l’avete letto vi esorto a farlo. È una storia di altri tempi. La famiglia Rackrent è ormai estinta e non è più possibile incontrare, nell’Irlanda di oggi, personaggi come “quell’ubriacone di Sir Patrick, quel litigioso di Sir Murtagh, quell’attaccabrighe di Sir Kit e quel trasandato di Sir Condy.”

Lasciatevi guidare dal flusso di ricordi del vecchio Thady, vi ritroverete in un’altra epoca al cospetto di un Castello emblema degli eventi. La rovina della famiglia Rackrent si rispecchia nella decadenza del castello. I pochi pregi e i tanti difetti dei personaggi, rendono la storia suggestiva e coinvolgente. Io l’ho letta tutta d’un fiato riscoprendo un classico che merita di essere più conosciuto dalla platea dei lettori. Una nuova edizione, curata da Fazi Editore, vi attende. Buona lettura a tutti.

6 commenti:

  1. Lo facevo lungo e pesante, a prima vista, e non ho approfondito.
    Al solito, mi fai cambiare idea.
    Poi, tra La corsa di Billy (finito ieri) e Stoner (in lettura), sono in vena di Fazi. :)

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    1. Il manoscritto è breve, conciso, si legge in modo veloce e con piacere. Sicuramente lo troverai interessante per la descrizione di una società complessa ormai persa nel tempo. Un saluto :)

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  2. Lo leggerò presto anch'io :) Mi aspetta sul comodino, bella recensione, come sempre!

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    1. Dai, non indugiare ancora.Il Castello ti conquisterà sicuramente :)

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  3. Ne sono molto attratta, forse non sarà proprio una prossima lettura, ma la terrò presente, anche perché amo l'Irlanda e le storie di famiglia!

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  4. Lo recupererò sicuramente. Amo moltissimo il periodo e soprattutto i romanzi che consentono di ricostruire un'epoca storica. Molto interessante :)

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