lunedì 13 novembre 2017

RECENSIONE | "Bacio feroce" di Roberto Saviano

Carissimi lettori, per chi ha letto “La paranza dei bambini” (recensione) è tempo di ritornare a Forcella. Roberto Saviano ci accoglie nella sua città e con “Bacio feroce”, edito Feltrinelli, continua la storia di Nicolas e della sua paranza. 

STILE: 9 | STORIA: 9 | COVER: 9
Bacio feroce
Roberto Saviano

Editore: Feltrinelli
Pagine: 387
Prezzo: € 19,50
Sinossi
Sigillano silenzi, sanciscono alleanze, impartiscono assoluzioni e infliggono condanne, i baci feroci. Baci impressi a stampo sulle labbra per legare anima con anima, il destino tuo è il mio, e per tutti il destino è la legge del mare, dove cacciare è soltanto il momento che precede l'essere preda. La paranza dei Bambini ha conquistato il potere, controlla le piazze di spaccio a Forcella, ma da sola non può comandare. Per scalzare le vecchie famiglie di Camorra e tenersi il centro storico, Nicolas 'o Maraja deve creare una confederazione con 'o White e la paranza dei Capelloni. Per non trasformarsi da predatori in prede, i bambini devono restare uniti. Ed è tutt'altro che facile. Ogni paranzino, infatti, insegue la sua missione: Nicolas vuole diventare il re della città, ma ha anche un fratello da vendicare; Drago' porta un cognome potente, difficile da onorare; Dentino, pazzo di dolore, è uscito dal gruppo di fuoco e ora vuole eliminare 'o Maraja; Biscottino ha un segreto da custodire per salvarsi la vita; Stavodicendo non è scappato abbastanza lontano; Drone, Pesce Moscio, Tucano, Briato' e Lollipop sono fedeli a Nicolas, però sognano una paranza tutta loro... Fra contrattazioni, tradimenti, vendette e ritorsioni, le vecchie famiglie li appoggiano per sopravvivere o tentano di ostacolarli, seminando discordia direttamente in seno alle paranze. Una nuova guerra sta per scoppiare?

Non voglio il bacio che si prende l’affetto.

Non voglio il bacio che si prende l’amore.

Voglio il bacio feroce che si prende tutto.
“Bacio feroce” non è un libro facile da leggere, è un romanzo basato sulla realtà quindi ancor più travolgente, duro, violento ma che offre la possibilità di conoscere storie di cui non si parla. Storie crudeli che non riguardano solo Napoli ma sono ferite che fanno sanguinare tutto il mondo.
I baci feroci non sono classificabili. Possono sigillare silenzio, proclamare promesse, impartire condanne o dichiarare assoluzioni. Ci sono i baci feroci che sfiorano appena le gengive, altri che si spingono quasi in gola. Eppure i baci feroci occupano sempre tutto lo spazio possibile, usano la bocca come accesso… per scovare se c’è anima, se c’è davvero altro a rivestire il corpo oppure no - il bacio feroce è lì a scandagliare quell’abisso insondabile o a incontrare un vuoto. Il vuoto sordo, buio, che nasconde.
Ho letto questo romanzo con un nodo allo stomaco, sapevo di avvicinarmi a un buco nero di violenza e realtà, ma non si può far finta di nulla. Guardare dall’altra parte è una colpa così come ignorare il problema. La paranza dei bambini è una realtà che mi piacerebbe cancellare ma non posso. Posso però conoscerla, sapere che un problema c’è.

Così ho ritrovato ‘o Maraja, capo indiscusso della paranza, e i suoi fidi: Tucano, Biscottino, Briato’, Dentino, Drago’, ‘o White. Uccidono, spacciano droga, seminano violenza ovunque. Vogliono tutto e subito. Denaro e potere sono i loro obiettivi. Ma da soli non possono farcela, per comandare devono eliminare le vecchie famiglie di Camorra. Per questo nascono alleanze. Maraja si allea con la paranza dei Capelloni e con ‘o White. È l’alba di una nuova guerra.
Esistono i baci e poi i baci feroci. I primi si fermano entro il confine della carne; i secondi non conoscono limiti. Vogliono essere ciò che baciano.

I baci feroci non vengono dal bene né dal male. Esistono, come le alleanze. E lasciano sempre un sapore di sangue.
La paranza è composta da ragazzini che vanno dai 10 ai 21 anni, al massimo. Quando compiono 18 anni dicono “Festeggiatemi molto perché ai 21 non arrivo”. La vita se la giocano subito per ottenere denaro e potere. Gestiscono le piazze di spaccio, sono abilissimi nel traffico di ogni tipo di droga. Il loro obiettivo è trovare subito 5 mila euro da investire nel narcotraffico per ottenere milioni. Altro che duro lavoro sottopagato dove non sei nessuno e c’è sempre uno più furbo di te che ti sfrutta. Vogliono tutto e subito. I giovanissimi delle paranze  vivono in una realtà senza futuro. Sono disillusi alle promesse di una società che non concede nulla. Vivono il presente, bruciano le tappe non vogliono far la fine dei loro genitori che si spaccano la schiena lavorando dalla mattina alla sera senza ottenere quasi nulla. I ragazzini di paranza vogliono essere dei vincenti, l’ipotesi del fallimento non è contemplata. Più soldi, più potere. Non temono la legge né la morte. Adulti non lo diventano. Il loro mantra è:
Se muori a 90 anni sei centenario, se muori a 20 anni sei leggendario.
Chi conta muore presto. Tutto e subito.

I giovanissimi delle paranze vogliono incutere paura, tengono in pugno Forcella con la violenza. Sparano con armi da guerra, sparano a tutto per rivendicare la supremazia sul territorio. Sparare è fare “una stesa” e se muore qualche innocente, pazienza. È un effetto collaterale. La violenza è l’unica voce a cui danno ascolto. Una voce che proviene dal buio dell’animo.

Saviano descrive un’atroce realtà, narra storie nascoste e descrive le ferite di Napoli per farle conoscere e provare a guarirle. Raccontare ciò non umilia niente e nessuno. Per guarire una ferita bisogna sapere della sua esistenza. Cosa fare? Io non ho sicuramente una risposta ma le riflessioni sono tante. Le madri, come già sostenuto nel primo libro “La paranza dei bambini”, possono far molto. Alcune madri denunciano i figli perché è meglio andarli a trovare in carcere che al cimitero. Altre si arrendono, non c’è la fanno ad opporsi a tanta violenza. Poi, purtroppo, ci sono alcune madri che incitano i figli ad essere dei vincenti. Primo a scuola, nello sport, in ogni cosa. Dobbiamo fare tutti un passo indietro e convincerci che fallire è un percorso, un modo di crescere. La competizione spesso nasconde istinti negativi. Fallire non vuol dire sbagliare. A volte il percorso è più importante del risultato.

Poi c’è il problema della droga. Risolverlo sembra impossibile. Legalizzare le droghe leggere potrebbe far diminuire i reati violenti? Sicuramente la malavita organizzata non scomparirebbe ma avrebbe qualche ferita. Meno denaro liquido. Ma la mafia, la camorra esistono da prima dell’uso di droghe e saprebbero rinascere a nuova vita.

Anche la politica ha le sue colpe. In Italia la società non aiuta, tutto sembra impossibile. Chi ha ottenuto qualcosa tende a tenerselo stretto per paura che qualcuno possa rubarglielo. I giovani non riescono a realizzarsi.

Quanti problemi, sicuramente le soluzioni vanno cercate. Inutile nascondersi dietro il “tanto nulla cambia”. Parlarne è già qualcosa.

Saviano  denuncia una situazione drammatica con l’obiettivo di far conoscere per capire. Il contenuto dei suoi romanzi è sconvolgente. “Bacio feroce” ha un incipit violento che quasi ti blocca il respiro. Sembra di entrare in un mondo parallelo dove tutto viaggia a mille e la vita non ha alcun valore. Coinvolgente è l’uso del registro informale basso. La lingua parlata e il dialetto conferiscono una profonda intensità al romanzo. I ragazzini delle paranze hanno un carattere duro. Sono intelligenti, orgogliosi, impietosi. Sognano il denaro e con la malavita credono di diventare qualcuno. Sono ragazzini senza futuro. Per loro non ci sono carezze, dolci parole, teneri amori. Il finale, amaro spiraglio a una rassegnazione che vive nell’ombra, è una testimonianza della dura realtà. Per i ragazzini delle paranze non ci sono baci materni, baci paterni, baci di saluto. Non ci sono abbracci e carezze. Per loro solo baci feroci che lasciano sempre un sapore di sangue.

6 commenti:

  1. lo leggerò, spero a breve, anche perchè ho da poco letto LA PARANZA DEI BAMBINI e son curiosa di proseguire con le vicende di Marajà e compagni ;)

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    1. Marajà sarà sempre il capo indiscusso della paranza ma nessuno avrà vita facile. Buona lettura :)

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  2. Ho letto i 2 libri in 3 giorni.
    Non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine, nonostante continuare a leggere fosse sempre più difficile.
    Saviano è un grande scrittore, su questo non ci sono dubbi, non solo per la capacità di manipolare la nostra lingua e di piegarla ai vari registri, ma soprattutto per il modo in cui riesce a raccontare nel dettaglio un mondo così difficile e crudo.
    È un mondo che vive di miseria, supportato dall'omertà e dalla paura.
    E tutti noi, che non siamo nati a Napoli, che non capiamo certi meccanismi perché non li abbiamo provati sulla nostra pelle, che andiamo a dormire tutte le sere infilandoci sotto lenzuola leggere e che rimbocchiamo le coperte a quei figli a cui vorremmo lasciare un futuro migliore, anche noi siamo omertosi, perché giriamo la faccia dall'altra parte.

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    1. Sicuramente parlare di questa violenta realtà è già un modo per affermare che un problema esiste. Prendere atto del mondo descritto da Saviano significa guardare negli occhi una violenza diffusa in tutto il mondo. L'uso del registro diventa un metodo di comunicazione validissimo che porta il lettore nel cuore della paranza.

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  3. ho letto la paranza dei bambini ed ero molto curiosa di conoscere il continuo di Nicolas e compagni:gia' il primo libro e' stato un colpo al cuore,il finale duro e che lascia senza fiato...ma il bacio feroce entra ,vedi le immagini....e alla fine ti commuovi per questi baby boss che comunque sono bambini....

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    1. La commozione ti accompagna in ogni pagina di questo romanzo, lasciandoti disarmata davanti a una realtà così cruenta.

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